Aumento delle franchigie bloccato grazie al PS

Impauriti dal referendum annunciato e dalla pressione dell’alleanza «No all’esplosione delle franchigie», UDC e PPD – che avevano proposto una modifica legislativa per l’aumento automatico delle franchigie di cassa malati – all’ultimo minuto hanno fatto marcia indietro sulla loro proposta vista l’impopolarità della loro misura in questo anno elettorale. Questo improvviso dietro front ci dà ragione. L’aumento automatico delle franchigie avrebbe avuto delle conseguenze antisociali e assurde per i costi della salute delle fasce più deboli della popolazione. Sarebbero stati penalizzati soprattutto gli anziani, i malati cronici o le persone con handicap che necessitano cure mediche.

«L’improvviso dietro front di UDC e PPD dimostra che i partiti borghesi e la destra non hanno alcun piano d’azione in materia di politica sanitaria», ha dichiarato il Consigliere nazionale zurighese Angelo Barrile. «La maggioranza borghese e di destra, ancora la scorsa settimana, voleva aumentare la franchigia minima a 500 franchi, ma è improvvisamente ritornata sulla sua decisione. Questa manovra tattica si ripete ora con l’aumento delle franchigie e mostra la paura di un referendum.» La sconfitta politica della destra significa che l’aumento delle franchigie sulla pelle delle assicurate e degli assicurati non è un’opzione che potrà essere riproposta in futuro.

Il PS si batte affinché le assicurate e gli assicurati non debbano spendere ancora di più per poter accedere alle cure. Il PS era perciò deciso a lanciare un referendum contro l’esplosione delle franchigie e l’avrebbe portato avanti con determinazione. Al contrario, il campo borghese e la destra dimostrano che non hanno nessuna soluzione riguardo a questo sempre più insostenibile onere per la popolazione. «La nostra iniziativa per premi meno onerosi è quindi più che mai necessaria. Esige che nessuna economia domestica debba spendere più del 10% del proprio reddito per i premi di cassa malattia», ha concluso Angelo Barrile.

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