Il Consiglio federale manca di coraggio in materia di congedo paternità

Il Consiglio federale si oppone di nuovo al congedo paternità. Il PS Svizzero deplora questo atteggiamento. Questo è tanto più vero che il congedo paternità richiesto dalla Commissione per la sicurezza sociale e la sanità pubblica del Consiglio degli Stati è di per sé insufficiente.

Sebbene il PS accolga positivamente l’intenzione della Commissione di fare un passo nella giusta direzione, continua a sostenere l’iniziativa popolare più ambiziosa, ovvero per un congedo di quattro settimane.

«Attendiamo ormai da molto tempo l’introduzione del congedo paternità. Ciò permetterebbe una migliore conciliazione tra vita familiare e professionale, alleviando le famiglie, specialmente nel primo anno di vita di un bambino» ha dichiarato Mathias Reynard, Consigliere nazionale vallesano. «Un concedo di quattro settimane è già di per sé insufficiente. La Svizzera è un paese in via di sviluppo in materia di congedo parentale e di concedo paternità». Secondo il quadro legislativo attuale, i padri possono assentarsi dal posto di lavoro solo un giorno, ovvero alla nascita del figlio, ovvero quanto è permesso in caso di trasloco.

Ora il Parlamento è chiamato ad approvare una soluzione di almeno quattro settimane. Una proposta, questa, sostenuta dalla maggior parte dei gruppi d’interesse. A lungo termine, il PS punta a un congedo parentale di 38 settimane. Il Partito lo ha affermato con il piano in sei punti sulla parità, presentato la scorsa settimana. «Chi prende sul serio la conciliazione tra vita familiare e vita professionale sul piano politico deve ispirarsi dai modelli in vigore nei paesi vicine» afferma il deputato vallesano. «In questi paesi sono registrate esperienze molto buone con l’introduzione di un congedo parentale di più mesi».

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