Deduzione per i figli mirata a favore dei redditi medi

Anna Biscossa e Ivo Durisch hanno presentato, a nome del Gruppo parlamentare, un’iniziativa parlamentare generica che chiede la modifica della Legge tributaria del Canton Ticino in modo da trasformare parte delle deduzioni dal reddito oggi riconosciute per i figli e le persone a carico in uno sconto di imposta, cioè di uno sconto su quanto effettivamente pagato dal contribuente.

 Lo scopo è di rendere decisamente più favorevole per il ceto medio la deduzione prevista dall’Art 34 cpv 1 lett. a, b, c, in quanto questa deduzione, così come applicata oggi con una importante deduzione solo sul reddito, privilegia in cifre assolute i redditi più elevati, snaturando così la finalità sociale di queste deduzioni.

Già nel 2014 i socialisti avevano presentato un’iniziativa generica che correggesse questo stato di cose, chiedendo la modifica della Legge tributaria (“Rendere più mirate e sociali le deduzioni per figli”), iniziativa che risulta essere ancora e tuttora inevasa.

Lo sconto d’imposta, normalmente considerato incompatibile con il diritto federale superiore, in realtà è applicabile e già applicato a livello federale per le deduzioni sui figli. Ricordiamo in tal senso che la legge federale dispone già sia una deduzione per i figli dal reddito, sia una deduzione dall’imposta dovuta in conformità dell’art 32 cpv 2bis che recita: “l’ammontare dell’imposta calcolato in questo modo è ridotto di 251 franchi per ogni figlio o persona bisognosa.”

Nel merito ricordiamo che il 27 settembre 2020 i cittadini elvetici hanno respinto ad ampia maggioranza l’aumento delle deduzioni per i figli nell’ambito dell’imposta federale diretta condividendo, con il loro voto, il giudizio negativo su questo modello di sgravi che sono palesemente contrari alla finalità sociale dichiarata nelle intenzioni. Per questa ragione l’atto parlamentare è tempestivo e conforme alla volontà espressa dal popolo e non può che riproporre con maggior forza quanto già chiesto nel 2014.

Per questa ragione proponiamo un cambiamento nel meccanismo di calcolo, in modo che le riduzioni previste all’art 34 della legge siano oggetto di riesame. Consci della situazione finanziaria complessa in cui si dibattono le finanze pubbliche, in seguito alla crisi Coronavirus, chiediamo di esaminare una riduzione delle deduzioni dal reddito oggi vigenti e, nella ricerca di una neutralità finanziaria, di utilizzare il risparmio finanziario così conseguito all’inserimento di una norma che preveda una deduzione dall’imposta dovuta (sconto d’imposta).

In altre parole chiediamo che nella legge sia prevista tanto una deduzione dal reddito, quanto una riduzione dall’imposta dovuta. Per quanto riguarda la misura dell’importo, che deve essere dedotto dall’imposta con l’obiettivo di conseguire sia la neutralità finanziaria, sia una maggior finalità sociale della misura stessa, rileviamo che l’esame deve essere effettuato dagli organi competenti del DFE poiché hanno a disposizione i dati necessari per farlo in modo documentato.

L’obiettivo della modifica proposta, lo ribadiamo, è di spostare maggiormente a favore del ceto medio e medio basso questa deduzione a favore dei figli, in modo tale da conseguire in modo più mirato lo scopo sociale di questa deduzione.

Chiediamo infine, tenuto anche conto delle sorti riservate all’iniziativa del 2014, che tale modifica sia esaminata in tempi brevi, soprattutto tenendo conto dell’evidente sofferenza economica per queste categorie di cittadini anche in concomitanza con la crisi in corso.

 L’iniziativa parlamentare è qui disponibile.

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