Una donna ticinese agli Stati

Marina Carobbio si presenta al ballottaggio per l’elezione agli Stati forte di un gran risultato personale e dell’importante consenso ottenuto dall’area Rosso-Verde lo scorso 20 ottobre. Un’ulteriore sfida affrontata con determinazione dalla Prima cittadina svizzera, che tiene innanzitutto a ringraziare le elettrici e gli elettori che l’hanno confermata al Nazionale offrendole la possibilità di ambire alla Camera alta. 

Perché è importante eleggere una donna ticinese agli Stati?
«Le donne ticinesi non sono mai state rappresentate alla Camera dei Cantoni benché siano la metà della popolazione. A fronte dei problemi che toccano le donne, nel mondo del lavoro per quanto riguarda la disuguaglianza salariale e le discriminazioni di altro genere o a livello pensionistico, visto che le donne hanno delle rendite nettamente più basse rispetto agli uomini, ritengo indispensabile portare avanti queste tematiche anche agli Stati, come donna ticinese che si è sempre battuta in questo ambito. A maggior ragione perché il nostro è il Cantone con il più alto tasso di povertà della Svizzera e sappiamo che la povertà minaccia e colpisce soprattutto le donne. Lo Sciopero del 14 giugno ha avuto un ruolo centrale anche in Ticino, con una quantità sorprendente di donne mobilitate per la parità insieme anche agli uomini. La democrazia deve rappresentare tutte le sfaccettature della popolazione e dare il riconoscimento e il giusto spazio alle donne, ancora insufficientemente rappresentate soprattutto al Consiglio degli Stati».

La tua azione politica è definita al 100% ecologista, a favore degli inquilini e dei consumatori dalle rispettive associazioni. Ti batti per dei premi di cassa malati accessibili, per le pensioni e la cultura della Svizzera italiana. Il tuo impegno si rivolge a tutta la popolazione, oltre all’area progressista.
«Ho sempre fatto della difesa delle persone in difficoltà, delle famiglie, dei ceti medio e basso una delle mie priorità politiche. Ho portato avanti e votato le proposte di più associazioni, in favore delle persone ammalate e dei pazienti, per la protezione dell’ambiente, per la difesa degli inquilini e dei consumatori. L’ambiente è legato alla qualità della nostra vita, da anni mi batto per il trasferimento del trasporto delle merci su rotaia e contro l’inquinamento, al futuro delle prossime generazioni e riguarda tutta la popolazione. Posso dire che questi sono i bisogni e le attese di una grande fetta della popolazione ticinese che oggi vede il suo reddito reale e il suo potere d’acquisto diminuire perché mentre i salari e le rendite vecchiaia stagnano, i premi di cassa malati continuano ad aumentare oltremisura. È indispensabile invertire questa tendenza a favore della popolazione portando avanti questa politica, che è quella del Partito Socialista, anche agli Stati. Mi auguro che le nostre proposte siano condivise dalla popolazione perché vanno nel loro interesse».

È quindi importante confermare la svolta a sinistra e la vittoria ambientalista del 20 ottobre anche agli Stati.
«Sì, anche perché la Camera dei Cantoni è contraddistinta da un certo conservatorismo. Basti pensare alle tematiche di società, alla parità e al fatto che le donne non sono ancora rappresentate in maniera adeguata e rispettosa della democrazia. Proprio perché rappresentano i Cantoni, gli Stati devono accogliere la loro voce. La sensibilità ambientale, una migliore mobilità, la parità, la protezione di salari e condizioni di lavoro dignitosi, la lotta al dumping, il rafforzamento del potere d’acquisto, la solidarietà tra generazioni e la socialità devono poter trovare spazio agli Stati anche nell’interesse del Canton Ticino: un Cantone di frontiera, confrontato ed esposto in modo più importante rispetto ad altri a questi problemi».

David Marín

 

Beitrag teilen:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Animation laden...Animation laden...Animation laden...

Newsfeed