La conferenza cantonale del PS propone una serie di insegnamenti politici da trarre dal coronavirus

Riunito in conferenza cantonale, il Partito Socialista Ticino ha discusso e approvato il documento “Gli insegnamenti della pandemia da coronavirus”. Il documento contiene una serie di importanti riflessioni e di proposte concrete per favorire una società sostenibile dal punto di vista ecologico e sociale, che tenga conto dei bisogni di tutta la popolazione. In particolare sono state selezionate 12 rivendicazioni.

Il coronavirus ha evidenziato le fragilità del nostro sistema sociale ed economico, indebolito da decenni di neoliberalismo sfrenato che è riuscito a far percepire l’ente pubblico come una fastidiosa ingerenza nella libertà individuale. La crisi ha invece dimostrato l’importanza di avere uno Stato forte, solidale e ben coordinato, che offra un servizio pubblico di qualità e universalmente accessibile.

Alfine di costruire una società sostenibile dal profilo sociale e ambientale, il Partito Socialista ha oggi discusso e approvato il documento “Gli insegnamenti della pandemia da coronavirus” (disponibile qui, anche se alcuni emendamenti non sono ancora stati integrati). Esso contiene una serie di rivendicazioni politiche che riguardano svariati ambiti che vanno: dalla socialità al lavoro, dalla sanità al clima fino alla formazione e alla solidarietà internazionale:

  1. Socialità – Introdurre un reddito di base incondizionato e un’assicurazione generale del reddito;
  1. Lavoro – Introdurre il divieto di licenziamento senza giusta causa e il diritto al reintegro professionale;
  1. Sanità – Creare un Ente Case Anziani e rafforzare il settore pubblico nella pianificazione ospedaliera;
  1. Economia – Aumentare la pressione fiscale sul capitale per diminuire la differenza con i costi legati al lavoro umano, alfine di rallentare il processo di sostituzione dei collaboratori con processi robotizzati;
  1. Formazione – Rendere di competenza cantonale le offerte extra scolastiche con obiettivi formativi, ampliando il messaggio inclusivo della scuola tramite una comunità di apprendimento;
  1. Clima – Favorire un approvvigionamento alimentare e un’agricoltura sostenibili attraverso cambiamenti della tecnica di produzione in ambito produttivo, distributivo e nel trasporto delle risorse;
  1. Parità – Riconoscere il lavoro di cura e la regolamentazione del telelavoro;
  1. Persone invisibili – Introdurre una city card che permetta l’accesso universale ai servizi pubblici ai sans papier;
  1. Federalismo – Rivedere la Legge sulle epidemie per favorire una miglior coordinazione tra Confederazione e Cantoni, definendo la suddivisione delle competenze;
  1. Terza età – Promuovere una società della cura basata su quattro principi: cura, cooperazione, equità e sostenibilità;
  1. Solidarietà internazionale – Rinegoziare il trattato di Dublino ed evacuare il campo profughi di Moria;
  1. Digitalizzazione – Mitigare l’esclusione degli “offliner” permettendo ai cittadini e alle cittadine di avere reale scelta tra il mondo digitale e quello analogico garantendo tuttavia anche un contatto umano diretto.

Nei prossimi mesi le diverse rivendicazioni verranno presentate come atti parlamentari dagli esponenti socialisti attivi a livello cantonale, comunale e federale.

Laura Riget e Fabrizio Sirica, copresidenza PS

 

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