Subito dopo aver risanato le finanze cantonali con tagli dei sussidi cassa malati e agli assegni famigliari per 50 milioni di franchi, la maggioranza del Parlamento ha votato sgravi fiscali alle aziende e alle persone particolarmente facoltose per un ammontare di 150 milioni (suddivisi tra Cantone e Comuni). In un’epoca in cui il ceto medio e basso subiscono una riduzione del suo potere di acquisto, le disuguaglianze aumentano verso i livelli di inizio del secolo scorso, la popolazione invecchia e vi è l’emergenza climatica, abbiamo bisogno di uno Stato finanziariamente sano, in grado di fornire risposte ai problemi!

NO a una cieca rincorsa della concorrenza fiscale!

La maggioranza del Parlamento punta tutto sulla concorrenza fiscale e abbassa linearmente e in maniera eccessiva le imposte delle aziende: l’aliquota sugli utili delle persone giuridiche scenderà al 5,5%. Dal punto di vista fiscale il Ticino è già molto attrattivo rispetto all’Italia. Rispetto alla Svizzera interna il Ticino ha vantaggi a livello linguistico, culturale e geografico per le aziende italiane che si vogliono stabilire nel nostro paese. Negli ultimi dieci anni le aziende sono raddoppiate e anche le persone milionarie sono aumentate. Le aziende beneficiano inoltre di ottimi servizi e infrastrutture ed è quindi giusto che paghino adeguatamente le imposte, altrimenti saranno i cittadini a doverle pagare al loro posto.

NO a nuovi regali alle persone particolarmente facoltose!

La maggioranza del Gran Consiglio ha deciso di abbassare di 3 punti percentuali le imposte delle persone fisiche (che potrebbe diventare del 4% dal 2024). Questa misura è uno specchietto per le allodole: la maggior parte dei 60 milioni di franchi andranno a favore della fascia più ricca della popolazione e poco più di una pizza resterà al ceto medio e basso. Il ceto medio e basso subiranno invece i tagli delle prestazioni e dei servizi dopo lo svuotamento delle casse cantonali e comunali.

NO alla concorrenza sfrenata tra Comuni e a nuovi paradisi fiscali!

La modifica della legge tributaria votata dalla maggioranza del Parlamento permette ai Comuni di applicare un moltiplicatore d’imposta per le persone fisiche distinto da quello per le persone giuridiche. È una misura pericolosa, perché esaspera la concorrenza fiscale tra i Comuni, portando alla creazione di veri e propri paradisi fiscali comunali. Questa misura è pericolosa anche dal punto di vista ambientale, perché porterà a spostamenti irrazionali di aziende all’interno del Cantone, con conseguenze negative sull’occupazione del territorio e sulla mobilità dei lavoratori.

NESSUN premio accordato alle aziende virtuose!

La modifica della legge tributaria della maggioranza del Gran Consiglio non premia le aziende virtuose, che impiegano i residenti, che pagano salari dignitosi e che agiscono nel rispetto dell’ambiente, rispetto alle aziende “mordi e fuggi”. La proposta del rapporto di minoranza del Partito socialista di premiare fiscalmente le aziende virtuose socialmente e ambientalmente è stata infatti respinta.

Per tutte queste ragioni vi invito a firmare il referendum che sarà diffuso a partire dal 8 novembre 2019