NO a un salario minimo inferiore a 20 franchi all’ora!

Riguardo alle discussioni sull’introduzione del minimo salariale legale, il PS ribadisce la sua ferma posizione: NO a un importo inferiore ai 20 franchi all’ora. Il salario minimo è una misura indispensabile per il nostro Cantone poiché permette di combattere la povertà permettendo a chi lavora, quindi anche a chi ha figli a carico, di vivere dignitosamente. Un salario minimo inferiore ai 20 franchi all’ora costringe molte economie domestiche all’aiuto sociale. Le prestazioni sociali sono previste per aiutare chi è in difficoltà, non per sovvenzionare le aziende che elargiscono salari insufficienti!

Il PS si oppone con decisione all’introduzione di un minimo salariale legale inferiore ai 20 franchi all’ora, come affermato e ribadito con forza sin dall’inizio delle discussioni in materia. La forchetta proposta dal presidente della Commissione Raffaele De Rosa, con salari minimi da 19 a 19,50 franchi all’ora – riguardo alla quale anche il nostro Consigliere di Stato Manuele Bertoli esprime il suo disaccordo – è insufficiente e non risponde affatto al principio dell’iniziativa “Salviamo il lavoro in Ticino!”, accettata più di tre anni fa dai Ticinesi e secondo cui “ogni persona ha diritto ad un salario minimo che gli assicuri un tenore di vita dignitoso”.

L’introduzione del minimo salariale legale è un’utile misura di politica sociale volta a combattere la povertà e il fenomeno dei working poor, ovvero le persone che pur lavorando hanno bisogno dell’aiuto sociale a causa di salari che non permettono di arrivare alla fine del mese. Evidenziamo che nel nostro Cantone la quota dell’assistenza sociale è giunta a un livello allarmante, mentre il tasso e il rischio di povertà sono più del doppio rispetto alla media nazionale.

L’utilità di questa misura sociale, indispensabile al nostro Cantone, è stata confermata con una sentenza del Tribunale federale dell’agosto del 2017, che ha respinto i ricorsi di padronato e ambienti economici contro l’introduzione di un salario minimo di 20 franchi all’ora nel Canton Neuchâtel. Questo importo non lede assolutamente la libertà economica poiché è stato calcolato sulla base del reddito determinante delle prestazioni complementari (PC) per l’AVS-AI. Una base di calcolo riconosciuta su tutto il territorio nazionale per cui, in Ticino, si ottiene un salario minimo di 21,50 franchi all’ora o 3’740 franchi al mese. Anche le soglie Laps adottate nel nostro Cantone dimostrano che un salario minimo inferiore ai 20 franchi all’ora non può essere accettato.

Una tale differenza sul salario minimo rispetto alla forchetta proposta è molto importante per le economie domestiche in difficoltà e già esposte al pericolo della povertà a causa di salari che non permettono di vivere dignitosamente nel nostro Cantone.

L’introduzione di un minimo salariale legale è una misura di politica sociale utile nella misura in cui permette alle persone che lavorano, anche quelle con figli a carico, di vivere dignitosamente: il PS si oppone perciò fermamente a un minimo salariale legale inferiore a 20 franchi all’ora.  Le prestazioni sociali sono previste per aiutare chi è in difficoltà, non per sovvenzionare le aziende che elargiscono salari insufficienti!

Beitrag teilen:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Animation laden...Animation laden...Animation laden...

Newsfeed