Newsletter “Referendum: domani si firma!”

E’ uscita PS Informa numero 36, 21 ottobre 2016, la newsletter settimanale del Partito Socialista. In questa edizione:

 

Referendum: domani si firma!

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Domani, sabato 22 ottobre, si terrà la giornata di raccolta delle firme per i referendum «No allo smantellamento dello Stato sociale».

E’ importante esserci, invitare amici, familiari, vicini di casa, conoscenti e altri, poi venire e firmare.

Il vostro aiuto è fondamentale, vi attendiamo numerosi.

Il PS sarà presente contemporaneamente, così come i suoi eletti e le personalità politiche, con delle bancarelle a :

 

 

  • Biasca: davanti alla COOP: dalle 14.00 in avanti
  • Bellinzona: Viale Stazione (vicolo Torre): 09.00 – 12.30
  • Locarno: (gioielleria ai piedi di Via delle Monache): 09.00 – 13.00
  • Lugano: Via Pessina/Piazza Dante: 09.00 – 14.00
  • Mendrisio: Piazzale alla Valle :09.30 – 12.30
  • Chiasso: Mercato: 09.00 – 12.00
  • Tesserete: Via Canonica : 09.00 – 12.30

«No allo smantellamento dello Stato sociale»

 

Più tempo parziale, più precarietàepd-2013-bern

L’Ustat – Ufficio cantonale di statistica ha pubblicato i dati a proposito del lavoro. In
particolare di quello a tempo parziale. 55’000 persone lavorano in questa condizione in Ticino, soprattutto donne. Per ben 17’400 di loro la percentuale di lavoro rido
tta è un obbligo, non una scelta.
E’ un quadro preoccupante poiché l’aumento del lavoro parziale genera ancora più precarizzazione.

Alloggio per tutti!

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Martedì, a Berna, l’ASI – Associazione Svizzera degli Inquilini ha depositato l’iniziativa «Più alloggi a prezzi accessibili», munita delle 125’000 firme raccolte con sei mesi d’anticipo rispetto al termine per depositarla. 125’000 firme che equivalgono ad altrettante persone, a prova che l’accesso all’alloggio a prezzi accessibili è molto sentito dalla popolazione.

RZ_AM_ATOMAUSST_F12_Mutterlitho.inddUscire dal nucleare: si può!

La campgna per l’uscita pianificata dal nucleare continua ed ha sempre più visibilità. Il 27 novembre diciamo Sì a questa iniziativa perché crea sicurezza e protegge il nostro Paese; perché fornisce un piano d’azione graduale e sancisce la fine dell’energia nucleare nel 2029.

Articolo di Bruno Storni

 

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