PS60+, Le rendite ponte per disoccupati anziani sono un passo nella giusta direzione

Il Consiglio federale propone una rendita ponte per i disoccupati anziani, evitando così il ricorso all’assistenza sociale e permettendo loro di arrivare all’età della pensione senza sacrifici improponibili per chi ha lavorato tutta una vita.

Tuttavia, molte donne – soprattutto le lavoratrici e i lavoratori a tempo parziale – non potranno approfittarne a causa dei redditi minimi che daranno diritto alla rendita ponte. Il PS e PS60+ chiedono pertanto ulteriori misure, come previste nel documento “Lavoro e formazione per tutti”.

“Chi oggi perde il lavoro in età avanzata ha solo una piccola possibilità di trovare un nuovo lavoro. Queste persone sono spesso costrette a ricorrere all’assistenza o ad anticipare la pensione, diminuendo la loro rendita di vecchiaia”, afferma il Presidente del PSS Christian Levrat. “Anche se viviamo in tempi di rapidi cambiamenti tecnologici, i lavoratori più anziani non devono correre il rischio di diventare disoccupati perché le loro qualifiche diventano obsolete. Queste persone hanno diritto a un riconoscimento della loro vita lavorativa e a un’opportunità di formazione continua”.

PS60+ saluta con piacere questa proposta del Consiglio federale che riprende in parte le sue rivendicazioni a favore dei lavoratori e delle lavoratrici che in età avanzata, dopo anni e decenni di lavoro, sono licenziati: è un fatto che in questa situazione è particolarmente difficile ritrovare un’occupazione. È giusto evitare loro il passaggio all’assistenza sociale e una vecchiaia con pensioni mutilate.

Carlo Lepori
Copresidente PS60+ svizzero

 

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