“No allo smantellamento dello Stato sociale”: i Ticinesi saranno chiamati a votare

Le firme per i referendum “No allo smantellamento dello Stato sociale” sono state raccolte e consegnate:

  • No al peggioramento dell’assistenza e cura a domicilio – 9’763 firme
  • No alla riduzione delle prestazioni sociali – 9’630 firme
  • No a tagli alla giustizia – 8’787 firme

I Ticinesi verranno dunque chiamati a votare le misure e i tagli supplementari decisi dall’attuale maggioranza in Parlamento il cui risultato è una “manovra di rientro” superiore di 20 milioni rispetto ai 185 milioni inizialmente previsti dal Governo.

Queste misure non sono accettabili perché riducono le prestazioni necessarie al ceto medio-basso della popolazione, aggravano la situazione delle famiglie in difficoltà e mettono a repentaglio la qualità della giustizia ticinese. Sono perciò stati lanciati e sostenuti tre referendum che hanno raccolto le firme necessarie: No all’indebolimento della giustizia, No al peggioramento delle cure a domicilio e No alla riduzione delle prestazioni sociali.

L’impegno di tutti coloro i quali hanno sostenuto i referendum e raccolto le firme attivandosi sul territorio, dell’ASI – Associazione degli infermieri Ticino; dei sindacati VPOD, UNIA, OCST, SEV, Syndicom, USS; di Mps, PC, POP e dei Verdi del Ticino così come delle forze che si riconoscono nell’area politica rosso-verde va salutato.  Invitiamo sin d’ora i sindacati e i partiti citati a partecipare alla consegna delle firme.

Il fatto che questi tre referendum abbiano raccolto le firme necessarie prova che la salvaguardia del principio di solidarietà su cui è fondato il nostro Paese è sentito in seno alla popolazione. Alle firme raccolte equivalgono altrettante persone: nell’augurio che ne coinvolgano sempre di più nel periodo che ci separa dalla votazione, le ringraziamo tutte.

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