Resoconto del Comitato cantonale, 25 aprile a Locarno

Discorso del Presidente
Il Presidente Igor Righini ha aperto il Comitato cantonale evidenziando il clima della campagna elettorale che comincia a farsi sentire. Il Partito si sta preparando per arrivare in forma a questo cruciale appuntamento per cui la commissione elettorale ha già cominciato a consultare i potenziali candidati e a ragionare sulla composizione delle liste. Punto sulla situazione del Presidente che ha evidenziato il forte contrasto tra le difficoltà affrontate da moltissimi Ticinesi e i risultati dei consuntivi, del Cantone e della Confederazione, i quali presentano delle cifre nere a cui si è giunti non solo grazie a entrate straordinarie, ma soprattutto a causa di dolorosi tagli alla politica sociale e familiare, subiti da tantissime persone a cui non andrà nulla dell’avanzo registrato. Igor Righini ha sottolineato il pessimismo espresso a preventivo, con una situazione finanziaria dipinta in maniera catastrofica con cui si sono motivati tagli e risparmi alla politica familiare e alle prestazioni sociali in virtù del freno al disavanzo. Poi giungono delle entrate straordinarie, di cui non è stata previsto l’ordine di grandezza; si constata che la valutazione dei tagli è stata sottodimensionata rispetto a quanto poi tagliato in realtà, con conseguenze dolorose sulla pelle di persone già di per sé in difficoltà. Infine, i partiti di maggioranza e la destra, motivano dei disegni politici di sgravi fiscali destinati ai super ricchi e alle grandi aziende, motivati utilizzando anche il “tesoretto” a consuntivo.

Parco nazionale del Locarnese
Il Comitato ha espresso il suo sostegno al progetto di Parco nazionale del Locarnese, un sostegno informale senza che vi sia stato un voto ufficiale poiché il tema è comunale. Ai fautori e sostenitori del Parco nazionale, il Comitato ha espresso un augurio affinché l’esito sia positivo e migliore rispetto all’esito che non ha permesso la realizzazione del Parco nazionale dell’Adula. Il progetto di Parco nazionale è molto positivo per la protezione della natura e del paesaggio, anche secondo l’aspetto della biodiversità: un patrimonio che permette anche di generare un turismo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e del contesto in cui si sviluppa.

No all’iniziativa “Moneta intera”
Presentata l’iniziativa «Per soldi a prova di crisi: emissione di moneta riservata alla Banca nazionale! (Iniziativa Moneta intera)», sottoposta a votazione popolare il prossimo 10 giugno. L’iniziativa ha suscitato una viva discussione e un dibattito di fondo, come accaduto durante l’Assemblea delle delegate e dei delegati del PSS tenutati ad Altdorf lo scorso febbraio e che ha deciso di non sostenerla.
Evaristo Roncelli ha presentato gli argomenti a favore del No, mettendo in luce il fatto che il modello Moneta intera non sia stato valutato in modo pratico, con un modello reale in piccola scala. Gli esperti formulano seri dubbi riguardo a Moneta intera, che potrebbe frenare i crediti e le ipoteche, mettendo a repentaglio l’economia anche a causa di un aumento dei costi, provocato dal fatto che “Moneta intera” prevede che le banche possano concedere dei prestiti interamente garantiti dai depositi dei clienti.
Konstantin Demeter ha presentato gli argomenti a favore dell’iniziativa. “Moneta intera” permette di garantire al 100% i depositi e risparmi dei clienti e secondo i suoi fautori, il fatto di impedire alle banche terze di emettere “moneta scritturale” andrebbe a favore di tutta l’economia e della democratizzazione della moneta.

Il Comitato cantonale ha deciso di non sostenere l’iniziativa, con 17 No, 14 Sì e 5 astenuti.

Sì alla Legge sui giochi in denaro
Discussione meno intensa e approfondita riguardo alla Legge sui giochi in denaro (LGD), sottoposta a votazione popolare il 10 giugno 2018. La legge mette in atto l’articolo costituzionale votato da Popolo e Cantoni nella primavera del 2012, per dei giochi in denaro.
Carlo Lepori, Deputato socialista al Gran Consiglio, ha presentato gli argomenti a favore del Sì. La Legge permette una buona regolamentazione dei giochi in denaro e risolve i problemi dati dalla crescita dei giochi in denaro online, promossi da attori e case da gioco stranieri che non sottostanno alla legislazione svizzera. I giochi in denaro, anche via internet, sono delle attività commerciali e vanno perciò regolamentate; non sono infatti riconducibili alla libertà d’opinione e d’espressone. Questa legge permette di garantire che le case da gioco e i promotori di giochi d’azzardo continuino a garantire la ridistribuzione di una parte degli utili all’AVS e all’AI, i contributi alla cultura e allo sport destinando una parte degli stessi alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Da evidenziare anche il fatto che il referendum è stato promosso grazie al fatto che delle case da gioco straniere hanno speso parecchi milioni per raccogliere le firme necessarie. Franco Gabriele Bolckau, della GISO, ha presentato gli argomenti contro la LGD. Senza negare l’influenza delle lobby delle case da gioco, Franco Gabriele Bolckau ha sottolineato che la censura e il protezionismo non sono una soluzione e che non lo sia nemmeno il blocco dell’accesso ai siti di giochi di denaro online esteri: questo potrebbe essere un precedente che nuoce alla libertà e alla neutralità di internet, poiché apre una breccia in questo senso. Secondo questo punto di vista, va sviluppata un’altra soluzione cui le giovani generazioni, più abituate all’uso della rete, sono più sensibili.

Il Comitato cantonale ha deciso di sostenere la Legge sui giochi in denaro con 42 Sì, 3 No e 3 astensioni.

Alloggio: sostegno unanime all’iniziativa
Il Comitato ha sostenuto all’unanimità l’iniziativa cantonale “No alle pigioni abusive, Sì alla trasparenza” con cui viene chiesta l’introduzione del formulario ufficiale obbligatorio ad inizio locazione.
Il formulario ufficiale è predisposto dal Cantone e comporta la notifica di tre informazioni principali, molto importanti per gli inquilini: la notifica della pigione precedente, quella richiesta al nuovo inquilino e la motivazione di un’eventuale aumento. Nel caso in cui l’aumento non è giustificato, l’inquilino ha il diritto di contestare la pigione iniziale.

Si tratta di uno strumento agile, concreto che non implica nessuna complicazione burocratica. Permette di lottare contro gli abusi delle pigioni e di prevenirli poiché è un deterrente efficace: il locatore, obbligato a notificare la pigione precedente e a motivare un eventuale aumento, eviterà di introdurre un aumento ingiustificato. È quindi utile ed efficace per lottare contro il comportamento scorretto di quei locatori e proprietari che intendono far leva sulla penuria di alloggi per imporre degli aumenti ingiustificati delle pigioni contribuisce anche e pe più trasparenza, in favore di un reciproco rapporto di fiducia tra locatori e inquilini.

Risoluzioni GISO: viva discussione e obiettivi futuri
Viva discussione in seguito alle risoluzioni della GISO, con cui è stato presentato l’obiettivo di avere almeno il 40% delle donne nella lista per le elezioni al Gran Consiglio. Una risoluzione non vincolante, per cui superata dagli obiettivi già previsti dal PS, con il 50% nelle liste per il Parlamento e i 3 donne in Consiglio di Stato. La GISO ha deciso di ritirare le risoluzioni e auspica che gli obiettivi del PS in questo senso siano concretizzate, implementate e siano oggetto di una comunicazione pubblica.

Sì al referendum contro la sorveglianza degli assicurati e delle assicurate
Sì unanime espresso dal Comitato cantonale al referendum contro la sorveglianza degli assicurati cui il PSS ha recentemente aderito. La revisione della legge in materia concede il diritto di usare i dati GPS o di fare seguire delle assicurate e degli assicurati da dei detective privati al fine di controllare che non commettano abusi contro le assicurazioni sociali. Questi abusi vanno perseguiti, ma i mezzi adottati sono sproporzionati e vanno contro il diritto alla vita privata oltre a fare degli assicurati dei criminali potenziali. Gli evasori del fisco e coloro i quali commette frodi non vengono tratta in questo modo, eppure a causa loro sono milioni che vengono a mancare allo Stato e alle casse pubbliche in questo caso. Questa revisione della legge ci riguarda tutte e tutti e va quindi combattuta.

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