Solidarietà contro la crisi da coronavirus

La crisi generata dal coronavirus ha sconvolto sia la nostra convivenza sociale, sia l’economia. La Svizzera è quindi confrontata con enormi sfide per quanto riguarda la sanità, l’economia e la politica sociale. Oggi il PS Svizzero ha presentato un documento con cui chiede di adottare delle misure concrete di politica economica e sociale. L’obiettivo è salvare vite umane, proteggere i posti di lavoro e creare un futuro migliore. I costi della crisi non devono essere sopportati dalle fasce della popolazione con un reddito basso o medio. Solidarietà e pari opportunità sono perciò più che mai necessarie. Nessuno deve essere lasciato indietro. La salute della popolazione deve essere un’assoluta priorità. 

«La solidarietà è il cemento della nostra convivenza sociale. L’attuale contesto ne è una prova definitiva», afferma il presidente del PS Christian Levrat. «Anche lotta contro questa crisi deve perciò essere finanziata su una base solidale. Un onere che va bilanciato anche a livello intercantonale. Oggi possiamo essere lieti che il PS abbia impedito i più pericolosi eccessi in materia di sgravi fiscali. Se non fosse stato il caso, non potremmo disporre del denaro di cui abbiamo urgente bisogno». Secondo il PS è quindi anche chiaro che le aziende in crisi che ricevono un sostegno statale non possono versare né bonus né dividendi finché i prestiti non saranno rimborsati.

Per una buona e corretta ripresa dell’economia, bisognerà soprattutto attuare un programma di investimenti per una mobilità rispettosa del clima, per la ristrutturazione degli edifici e per la promozione delle energie rinnovabili. «La svolta climatica ed energetica è parte integrante della soluzione, non del problema», afferma il capogruppo PS alle Camere federali Roger Nordmann. È anche importante sostenere il settore della ristorazione e alberghiero, così come quello della cultura o relativo al tempo libero confrontati con importanti restrizioni. Il PS propone perciò che ogni abitante in Svizzera riceva un buono del valore di CHF 200.- da utilizzare in questi settori.

È anche fondamentale che sul posto di lavoro le misure di prevenzione e protezione della salute siano rispettate. Ogni persona che appartiene a un gruppo a rischio o che deve prendersi cura di parenti o famigliari che appartengono a gruppi a rischio, e che devono forzatamente restare a casa, deve ricevere un’indennità per perdita di guadagno (IPG). «Il potere d’acquisto sostiene l’economia. Gli stipendi devono perciò continuare ad essere pagati», spiega la vicepresidente del PS Marina Carobbio. «Un importante onere per molte famiglie del Paese sono i premi di cassa malati. Per questo motivo il livello dei premi per il 2021 va congelato e rimanere a quello del 2020, senza nessun aumento. Nessuna famiglia dovrebbe spendere più del 10% del proprio reddito disponibile per i premi, come chiede il PS con la sua iniziativa popolare».

Con questa crisi, la Svizzera ha riscoperto che alcune professioni hanno un’importanza basilare. Spesso si tratta di professioni e lavori scarsamente retribuiti e svolti da donne, come, ad esempio, nel settore dell’assistenza. «È necessario un programma di rilancio economico femminista», dice la vicepresidente del PS Tamara Funiciello. «Visto che lo Stato sta investendo per la ripresa economica è imperativo che questo investimento fluisca anche nel settore dell’assistenza e della cura. In questo modo ci sarà anche un miglioramento nella conciliabilità tra il lavoro e la vita famigliare così come del servizio pubblico per tutte e tutti».

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