Stop all´esclusione dalla cassa malati di 8500 persone. Chiarezza sugli impianti di risalita

Comunicato stampa del Gruppo parlamentare PS

Il Gruppo parlamentare PS riunito il 15 maggio 2007 ha preso posizione contro la scandalosa esclusione dalla cassa malati di 8´500 persone in Ticin un´esclusione che penalizza il 3% della popolazione molto spesso colpita da attestati di carenza beni e da situazioni personali insostenibili precarie o malgestite.

L´esclusione in atto dal 2006 a seguito dell’introduzione nella LAMal del famigerato art. 64a deve essere corretta con un immediato intervento cantonale. Bisogna innanzitutto evitare che queste persone si trovino senza farmaci e senza cure per malattie croniche o non urgenti. È inoltre necessario scongiurare il pericolo che esse accumulino arretrati di premi e partecipazioni impagate che comunque prima o poi saranno verosimilmente scaricati sulle finanze pubbliche. Il perverso meccanismo messo in atto dal nuovo art. 64a LAMal permette alla cassa di sospendere l’assunzione dei costi delle prestazioni finché premi partecipazioni interessi di mora e spese d’esecuzione non siano stati pagati integralmente (togliendo oltretutto a questi assicurati il diritto di cambiare cassa). Questo meccanismo potrebbe portare alla creazione di un debito pubblico occulto per il Cantone (ma anche per i Comuni che finanziano in modo preponderante le case anziani e i servizi di assistenza) perché ogni anno che passa il costo per il rientro di queste persone sotto la copertura assicurativa aumenterà dovendosi saldare tutti gli arretrati per tornare al beneficio delle prestazioni assicurative: il che potrebbe essere necessario in caso di grave malattia o di ricovero delle persone oggi escluse dalla cassa malati per evitare di mettere a repentaglio la salute di queste persone.

Il Gruppo PS è disponibile a trovare una soluzione con gli altri gruppi parlamentari a partire dalla proposta governativa di cui al messaggio 5810 (modifica legge cantonale assicurazione contro le malattie – LCAMal) che contiene in modo ponderato i costi a carico del Cantone in questa problematica creata dalla Confederazione. In particolare andranno studiate soluzioni innovative per recuperare i soldi anticipati dallo Stato dov´è possibile e per prevenire il ripetersi di situazioni individuali di premi impagati dovuti ad es. a cattiva gestione personale.

Il Gruppo PS auspica che l´accordo tra i partiti possa essere varato entro l’ultima seduta parlamentare di giugno dato il vuoto legislativo esistente.

Chiarezza sugli impianti di risalita

Il Gruppo PS ha pure esaminato il messaggio 5917 per la concessione di 13 mio. di franchi per il risanamento finanziario degli impianti di risalita di Cardada Bosco Gurin e Carì. Dopo lunga discussione il Gruppo PS invita la Commissione della gestione e delle finanze a

– chiarire tutti gli aspetti finanziari (bilanci al 31 dicembre delle società coinvolte proprietà partecipazioni in altre società/enti);

– inserire nel rapporto commissionale l’impegno del Cantone ad adottare una pianificazione di questo settore già definita dallo studio dell´IRE;

– preparare una politica di ridimensionamento progressivo degli impianti per sport invernali a fronte di problemi sempre più evidenti di disponibilità di neve;

– mettere un chiaro freno a investimenti in nuove infrastrutture pesanti dal lato finanziario e ambientale che vengono preannunciate nel messaggio (pagg. 28-29);

– esigere una gestione unica e razionale delle società risanate (art. 7 decreto M 5917);

– scorporare il risanamento di Cardada e sottoporlo al Parlamento in giugno essendo l´operazione più urgente e meno problematica (impianto per il turismo estivo).

Per informazioni:

Raoul Ghisletta tel. 076 378 42 78

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