Strade più sicure subito!

Il PS è soddisfatto dalla decisione della Commissione dei trasporti del Consiglio degli Stati, la quale ha approvato l’iniziativa cantonale presentata dal Deputato PS Bruno Storni con cui si chiede vietare il transito nelle gallerie e passi alpini ai mezzi non provvisti dei più attuali sistemi di sicurezza.

Il Partito Socialista accoglie con grande soddisfazione la decisione della Commissione dei trasporti del Consiglio degli Stati, la quale ha deciso di dare seguito con una netta maggioranza (10 voti a favore, 2 contro) all’iniziativa cantonale «Strade più sicure subito!», presentata dal Deputato PS al Gran Consiglio Bruno Storni e approvata all’unanimità dal Gran Consiglio nel marzo dell’anno scorso.

L’iniziativa chiede di vietare il transito nelle gallerie e sui passi alpini degli automezzi non dotati dei mezzi di sicurezza definiti dall’Ordinanza sulle esigenze tecniche per i veicoli stradali del 2015 (OETV), al più tardi con l’entrata in servizio del Centro di controllo per veicoli pesanti di Giornico.

La sicurezza relativa al transito di automezzi pesanti può essere infatti migliorata nel breve termine su tutte le strade, e in particolare nei tunnel stradali, senza attendere che la seconda canna della galleria del San Gottardo venga ultimata. Secondo la OETV del 2015, tutti i nuovi mezzi pesanti immatricolati in Svizzera e in Europa devono essere dotati di sistemi di sicurezza come il sistema antibloccaggio, il dispositivo avanzato per la frenata d’emergenza, per il controllo della stabilità, l’avviso di deviazione di corsia o il controllo della pressione degli pneumatici, previsti per evitare incidenti quali i tamponamenti e le collisioni frontali. Misure analoghe a quelle proposte da questa iniziativa, a prova della fattibilità, sono già state introdotte in Francia, in particolare al Monte Bianco, Austria e Italia (Brennero).

Con le misure proposte dall’iniziativa, gli autotrasporti internazionali – più dell’80% del totale – diminuiranno il potenziale di pericolo che rappresentano sulle nostre strade oppure trasferiranno i trasporti su rotaia. Ora il dossier passa al Consiglio nazionale, nell’auspicio che possa entrare in vigore entro il 2020.

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