Un chiaro Sì per la convivenza pacifica e solidale in Svizzera

Il netto voto favorevole all’estensione della norma penale antirazzista all’orientamento sessuale espresso oggi dal popolo, fortemente voluta dal PS, esprime un chiaro SÌ per una Svizzera aperta, per la convivenza solidale e pacifica. Ora il disegno di legge deve essere attuato rapidamente e in modo efficace.
Il PS chiede la concretizzazione dell’estensione della norma penale affinché protegga anche le persone che subiscono appelli pubblici all’odio relativi alla discriminazione di genere. 

Il chiaro Sì odierno a favore dell’estensione della norma antirazzista all’orientamento sessuale dimostra che il popolo vuole una Svizzera aperta, a favore della convivenza solidale e pacifica in cui gli appelli pubblici all’odio e le discriminazioni non hanno spazio.

A sette anni dall’iniziativa parlamentare presentata dal Consigliere nazionale Mathias Reynard, l’esito delle urne rappresenta un grande successo per il PS, da sempre difensore delle minorità. Il PS perseguirà nell’impegno per una società aperta e libera, in cui la convivenza pacifica e solidale è possibile.

Gli appelli pubblici all’odio e le discriminazioni non sono opinioni e non hanno nulla a che vedere con la libertà d’espressione. Ragione per cui, l’estensione della norma antirazzista dovrà pure proteggere dalla discriminazione di genere. Il risultato delle urne esprime anche un chiaro messaggio a favore del matrimonio per tutte e tutti. Il Consiglio nazionale deve riconoscere l’evoluzione sociale in materia e approvarne il progetto durante la sessione di primavera delle Camere.

Grande occasione mancata, invece, riguardo alla possibilità concreta di ottenere più abitazioni a prezzi accessibili. Il campo opposto all’iniziativa dell’Associazione svizzera degli inquilini, sostenuta in modo deciso dal PS, ha dispiegato moltissime risorse contro l’iniziativa, a favore delle agenzie e degli speculatori immobiliari. Senza scrupoli, ha anche prodotto molta disinformazione a proposito dell’iniziativa per trarre in inganno la popolazione. Gli inquilini continuano a pagare molti miliardi in più ogni anno per delle pigioni sulle quali non viene riportata la diminuzione di un tasso ipotecario ormai basso. L’accesso all’alloggio è e rimane un diritto fondamentale per cui il PS continuerà a battersi contro gli abusi: dannosi sia per la popolazione, sia per l’economia cui questi miliardi vengono a mancare. Il PS si opporrà in modo deciso anche al progetto dei partiti borghesi e della destra con cui vogliono fare aumentare il tasso di rendimento immobiliare del 2%.

A livello cantonale, il PS saluta il No all’iniziativa di Ghiringhelli, la quale più che un titolo, aveva uno slogan. L’articolo di legge proposto dall’iniziativa, mal formulato e di dubbia applicabilità, avrebbe generato confusione anche perché, le vittime di aggressioni che reagiscono con violenza, in caso di assoluzione, beneficiano già del rimborso di spese dell’avvocato di fiducia da parte dello Stato. Un articolo di legge che avrebbe finito per indurre più vittime a reagire commettendo a loro volta reati nell’illusione dell’assenza di conseguenze.

Preoccupanti le conseguenze del Sì al principio di sussidiarietà. Un principio di sussidiarietà orizzontale, per cui lo Stato interviene solo quando i privati non sono in grado di adempiere a una questione o risolvere un problema. Una modifica che apre alle privatizzazioni di ogni genere poiché il testo non ha previsto un limite a questo principio, pericoloso poiché potrà essere applicato a prescindere dalle decisioni politiche sul ruolo dello Stato in campi come l’educazione o la sanità pubbliche. Il PS veglierà perciò alla loro salvaguardia, opponendosi a disegni di privatizzazioni di settori fondamentali per la popolazione e per lo Stato, i quali devono rimanere i mani pubbliche.

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