Il PS Ticino deluso per la doppia bocciatura delle due iniziative popolari

Il risultato dell’iniziativa sulle multinazionali responsabili lancia un segnale forte agli ambienti economici

Il PS Ticino è molto deluso per la bocciatura dell’iniziativa sulle multinazionali responsabili dovuta alla maggioranza dei cantoni. Tuttavia la maggioranza degli elettori, compresi quelli del canton Ticino con oltre il 54%, non vuole più vedere le aziende svizzere violare i diritti umani e distruggere l’ambiente all’estero senza subire nessuna conseguenza. Per il PS è chiaro che il No di oggi non è un lasciapassare gratuito per le grandi imprese svizzere e si impegnerà affinché esse rispettino le regole e assumano la loro responsabilità!

«Anche se le aziende in futuro dovranno solo fornire opuscoli patinati, continueremo a monitorarle da vicino e a verificare il rispetto delle loro promesse fatte durante la campagna», afferma la co-presidente Laura Riget. L’approvazione ricevuta dalla maggioranza dei votanti dimostra che il PS deve continuare nella sua lotta contro la cattiva condotta delle aziende, che allo stato attuale rimane ancora senza conseguenze. «La campagna dell’iniziativa ha sensibilizzato ampie fasce della popolazione sulle lacune esistenti in materia di responsabilità. Questa lotta continua, ora più che mai. Se la battaglia non la vinciamo oggi la vinceremo sicuramente domani!»

Grande delusione del PS anche per il No all’iniziativa sul commercio bellico. Un voto positivo avrebbe contribuito a creare un mondo più pacifico, dichiara il co-presidente del PS Ticino Fabrizio Sirica. «Il denaro della Svizzera continuerà così a cofinanziare le guerre di questo mondo. Non ci dovremo quindi sorprendere se molte persone si vedranno ancora costrette a fuggire dalle zone di guerra». Il PS continuerà nel suo impegno: sostenendo «l’iniziativa di rettifica» che esige che nessun materiale bellico proveniente dalla Svizzera possa essere esportato in paesi coinvolti in conflitti armati o che violano sistematicamente e gravemente i diritti umani.

Laura Riget e Fabrizio Sirica, copresidenza PS Ticino

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