Il 21 maggio diciamo SÌ alla tassa cantonale sul sacco

Oggi in Ticino la gestione dei rifiuti è finanziata in tutti i Comuni secondo tre diverse modalità: tassa base, principio di causalità (tassa base e sacco ufficiale) e tramite le imposte comunali.

Per uniformare queste tre modalità secondo il principio di causalità, l’8 novembre 2016 il Gran Consiglio ha accolto la modifica della Legge cantonale di applicazione della legge federale sulla protezione dell’ambiente (LALPAmb).

Con la modifica di legge si uniformano, quindi, le modalità di copertura dei costi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti urbani. Non si introduce, pertanto,  una nuova tassa.

Cosa cambia?
In tutti i Comuni verrà riscossa sia la tassa base per coprire i costi fissi, sia la tassa sul sacco per coprire i costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani (RSU) presso l’ICTR di Giubiasco.
Questo nuovo metodo incentiva le raccolte separate e permette ai cittadini di pagare unicamente per i rifiuti solidi urbani (RSU) prodotti.
Oggi il costo medio del sacco da 35 litri, nei Comuni con la tassa sul sacco, è pari a circa 1.70 franchi/sacco. Con la nuova regolamentazione il prezzo sarà fissato tra 1.10 e 1.30 franchi/sacco.

Tutti i Comuni introdurranno il principio “chi inquina paga” e avranno minori costi di gestione. Inoltre diminuirà il volume di rifiuti solidi urbani (RSU) prodotti, a favore delle raccolte separate.

Cosa non cambia?
L’autonomia comunale continuerà ad essere garantita; saranno sempre i Comuni a gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti

 

Perché sostenere la modifica di legge?

1.Nessun costo aggiuntivo:
Il Cantone non trae alcun beneficio finanziario.

Attualmente nei 115 Comuni ticinesi sono in vigore tre modalità di finanziamento per la gestione dei rifiuti:

Nei 49 Comuni (pari al 50% della popolazione) che hanno già la tassa sul sacco le modifiche saranno marginali. I costi complessivi rimarranno invariati e il prezzo del sacco, che oggi costa mediamente 1.70.-, sarà uniformato tra 1.10 e 1.30 franchi/sacco (35 litri);

Nei 64 Comuni in cui oggi esiste solo la tassa base, essa dovrà obbligatoriamente diminuire per effetto dell’introduzione della tassa sul sacco. Inoltre si stima una diminuzione del 10% dei costi di gestione dei rifiuti che porterà a una riduzione dei costi complessivi per i cittadini;

A Lugano e (in parte) Bioggio, dove la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti vengono pagati tramite le imposte comunali, il moltiplicatore d’imposta potrà diminuire. Per Lugano si stima una diminuzione dei costi complessivi pari ad almeno 1,5 milioni di franchi all’anno.

Per le fasce a basso reddito, gli anziani e le famiglie con bambini piccoli, i Comuni potranno prevedere facilitazioni (per esempio fornire sacchi gratuiti).

2.È favorevole all’ambiente

I Comuni che hanno la tassa sul sacco hanno registrato una diminuzione del 30% (media degli ultimi 5 anni) dei rifiuti solidi urbani (RSU) prodotti e un aumento delle raccolte separate del 20%.

Con la nuova regolamentazione cantonale è prevista una riduzione del 15% della quantità di rifiuti solidi urbani (RSU) da smaltire presso il termovalorizzatore di Giubiasco (ICTR) e un aumento delle raccolte separate, a favore dell’ambiente.

3.È conforme al diritto federale

Con questa modifica di legge, il Cantone e i Comuni si allineano al quadro giuridico di riferimento, secondo le indicazioni del Tribunale federale.

La nuova regolamentazione cantonale introdurrà il principio di causalità (chi inquina paga).

Inoltre, si porrà fine al pendolarismo dei rifiuti. È infatti dimostrato che oggi i Comuni che non hanno i sacchi ufficiali pagano anche per altri a causa del cosiddetto turismo del sacco, ovvero lo smaltimento abusivo di rifiuti al di fuori del proprio Comune.

 

La modifica di legge in breve
La modifica parziale della Legge cantonale di applicazione della legge federale sulla protezione dell’ambiente (LALPAmb) del 24 marzo 2004:

-stabilisce l’introduzione in tutti i Comuni di modello di copertura delle spese di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani che prevede una tassa base (copre i costi di raccolta e i costi fissi), e una tassa causale (sul quantitativo) prelevata mediante la vendita dei sacchi della spazzatura;

-garantisce l’autonomia comunale nel definire la tassa base e il prezzo del sacco entro la forchetta indicata dal Consiglio di Stato;

-applica il principio di causalità, meglio conosciuto come “chi inquina paga”, e garantisce la parità di trattamento per tutti i cittadini;

-introduce il principio della trasparenza dei costi.

 

Ricapitolando
S’introduce nella Legge cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell’ambiente del 24 marzo 2004 (LALPAmb) l’obbligo per tutti i Comuni di finanziare i costi sostenuti nel settore dei rifiuti con il prelievo di una tassa mista, composta da una tassa base e da una componente proporzionale al quantitativo di rifiuti prodotti ed eventuali altri emolumenti conformi al principio di causalità.

 

 

 

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