Abbandono del petrolio: il “piano Marshall” climatico per la transizione energetica

In materia di politica climatica, da più decenni, il PS dimostra che è capace d’inventiva e sa proporre delle soluzioni. Il «piano Marshall» per la transizione energetica presentato oggi s’iscrive pienamente in questa tradizione: si tratta di un programma d’investimenti innovativo, incentrato sull’energia solare e l’efficienza energetica che mira all’accelerazione del progressivo abbandono del petrolio. L’approvvigionamento energetico per la produzione di calore, i processi industriali e i trasporti devono essere oggetto di un rapido trasferimento verso fonti energetiche rinnovabili e locali. Questo cambio di paradigma può essere finanziato pur restando sociale ed è economicamente vantaggioso per la Svizzera.

«La Svizzera ha ripetutamente dimostrato il suo coraggio e il suo spirito pionieristico per fare progredire il Paese», ha dichiarato il Presidente del PS Svizzero Christian Levrat, presso la fattoria biologica e centrale di produzione di energia solare Schüpfenried a Uettligen, nel Canton Berna. Ha ricordato la fondazione delle FFS e i grandi investimenti degli anni ’60 nel campo della produzione dell’energia idroelettrica.  «Abbiamo bisogno di ritrovare il coraggio e lo spirito pionieristico di quell’epoca! La Svizzera può e deve diventare neutra dal punto di vista climatico e indipendente dal petrolio. Con fiducia nella sua ricetta per il successo e lo spirito pionieristico che la contraddistingue, la Svizzera saprà raccogliere e affrontare questa sfida».

Gli strumenti necessari per l’abbandono del petrolio e per la transizione energetica già esistono in Svizzera, ma devono essere decisamente rafforzati. Con questo «piano Marshall», il PS vuole garantire il finanziamento affinché il petrolio venga progressivamente abbandonato. La Confederazione dovrà consacrare 3 miliardi di franchi all’anno per il sostegno agli investimenti privati nel campo dell’energia rinnovabile e in quello dell’efficienza energetica. Degli aiuti che permetteranno degli investimenti privati di  6 miliardi circa nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica. Un programma che farà aumentare gli investimenti privati e pubblici portandoli dagli attuali 3 miliardi a circa 12 miliardi. Per facilitare l’investimento di capitali privati, una Banca d’investimento per il clima emetterà delle obbligazioni climatiche (“Climate Bonds”). Nel caso in cui fosse necessario, PostFinance potrà ricevere un nuovo mandato di prestazione per svolgere questo ruolo.

Il PS vuole che la Confederazione finanzi gli incentivi per gli investimenti negli edifici e nell’industria, nell’elettrificazione dei veicoli e nelle infrastrutture di trasporto nonché per lo sviluppo dell’energia solare e dell’energia idroelettrica. Questi investimenti a livello federale devono essere prodotti sul budget ordinario della Confederazione, utilizzando in modo produttivo i miliardi delle eccedenze miliardarie annuali e rinunciando a inutili regali quali l’abolizione delle tasse di bollo. Le generazioni future trarranno molto più beneficio da un programma d’investimenti per la protezione del clima rispetto alla concessione, da parte del Governo federale, delle imposte di bollo alle banche e alle compagnie assicurative.

Uno studio commissionato dal PS dimostra che le misure pianificate possono essere implementate restando sociali. «Il “Piano Marshall” climatico non sarà negativo per la classe media. Ne trarrà beneficio anche a lungo termine» ha affermato Roger Nordmann, Capogruppo socialista alle Camere federali. «Il passaggio alle fonti locali di energia si tradurrà in minori costi energetici in Svizzera, in una significativa riduzione delle spese all’estero e nella creazione di migliaia di posti di lavoro».

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